Ipnosi regressiva
La nostra memoria non è una macchina fotografica, quindi tutto ciò che ricordiamo non sempre è conforme alla realtà, ma viene filtrato da diversi componenti. Può succedere che due amici vadano insieme al cinema a vedere lo stesso film e alla fine uno si ricordi dettagli che l’altro non ha neppure notato. Così succede per la nostra memoria. Tutti i nostri ricordi sono filtrati. Non solo, esistono anche dei falsi ricordi. Succede spesso che i bambini rimangano impressionati da scene che vedono alla TV a tal punto da pensare di averle vissute in prima persona. nell’ipnosi regressiva dunque è possibile accedere a questi ricordi, talvolta rimossi dalla nostra mente, ma tutto ciò che vediamo nello stato di trance non è detto che sia la verità. Tuttavia poco importa se ciò che vediamo non è la verità, proprio perché il passato non si può cambiare. I ricordi potranno essere anche fasulli, ma ciò che è assolutamente autentico è l’emozione legata al recupero di quel ricordo. Dovendo dunque la terapia andare a lavorare sulle emozioni bloccate, non ci interesserà sapere se ciò che si recupera in ipnosi regressiva sia verità o solo frutto della nostra fantasia. Ciò che è fondamentale invece è comprendere il perché la nostra mente inconscia abbia prodotto quelle immagini, comprendendone il valore strettamente emotivo. Ed è grazie a questo che il processo del cambiamento è possibile.
L’ipnosi regressiva può essere dunque un valido strumento per trovare chiavi di lettura nuove che ci permettano poi di attuare il cambiamento verso una più piena coscienza di sè.